È la principale novità contenuta nella nuova edizione del Protocollo rinnovato tra Fondazione di Modena, Comune, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Conservatorio“Vecchi-Tonelli”

L’edizione 2024 del tradizionale programma modenese concentrerà le caratteristiche del programma annuale – produzione musicale, formazione dei cantanti, didattica per le nuove generazioni – in un unico periodo compreso fra i mesi di maggio e giugno. Da Modena Città del Belcanto nasce Modena Belcanto Festival, un appuntamento che già il prossimo anno caratterizzerà le iniziative promosse nell’ambito del Protocollo d’intesa appena rinnovato tra Comune di Modena, Fondazione di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Conservatorio di musica “Vecchi-Tonelli”. Le quattro istituzioni, infatti, hanno costituito un comitato che da sette anni opera con successo per valorizzare la tradizione lirica della città aprendosi alle tante collaborazioni con le altre istituzioni del territorio su produzione, formazione e celebrazioni. Dal 2024, quindi, il programma che accompagna e scandisce queste iniziative assumerà la forma del festival con l’obiettivo di valorizzare le attività di produzione, tra spettacolo, formazione, ricerca, che già hanno consolidato la tradizione del Belcanto a Modena. A questi si aggiungeranno riferimenti culturali e linguaggi diversi: dalla lirica alla musica antica passando per l’elettronica e il pop.

Nel frattempo, aspettando il Festival, ancora per quest’anno Modena Città del Belcanto propone, tra settembre e dicembre 2023, un programma con numerosi appuntamenti. Fra questi, il 6 settembre al Teatro Comunale Pavarotti-Freni si celebra la passione di Luciano Pavarotti per la musica partenopea con Eduardo De Crescenzo in “Avvenne a Napoli”. E, naturalmente, didattica e formazione dal respiro internazionale per l’ultima stagione di Modena Città del Belcanto: appuntamenti gratuiti, anche a cadenza annuale, che mettono in dialogo tradizione lirica e giovani cantanti.

Il Modena Belcanto Festival nasce, in generale, non solo per sostenere l’attrattiva cittadina nei confronti di un pubblico sia nazionale che internazionale, ma anche per poter attrarre contributi regionali e statali, oltre che di sponsor privati, grazie alla concentrazione degli eventi in un periodo limitato di tempo e alla formula del nuovo assetto istituzionale. Implementare lo sviluppo di collaborazioni internazionali e sostenere l’affermazione del Modena Città del Belcanto nel mondo sono altri risultati attesi, assieme alla volontà di spostare la funzione celebrativa di alcune delle manifestazioni a favore di una rinnovata identità di Modena Belcanto fra tradizione, innovazione, contemporaneità e nuovi linguaggi.

La concentrazione di spettacoli in un unico festival, quattro settimane distribuite fra la prima metà di maggio e la seconda metà di giugno, sarà associata a un programma che unisce affermati interpreti a giovani talenti, attività collaterali di formazione del pubblico, commissione di nuove musiche, concerti crossover e media art. L’aspetto artistico si accompagnerà all’attrattiva turistica della città e al suo alto profilo culturale ormai ampiamente affermato a livello internazionale, con riscontro sempre maggiore negli ultimi anni. Il Modena Belcanto Festival prevede la programmazione di spettacoli corredati da attività collaterali e da produzioni originali tali da soddisfare le caratteristiche richieste dalla domanda ministeriale FUS e dai contributi regionali. A questo si associa una maggiore attrattiva per gli sponsor privati attirati dalla visibilità del festival e dalla maggior circuitazione del pubblico. La proposta del festival sarà anche per questa via in grado di raccogliere e sviluppare nuove occasioni offerte dai rapporti internazionali che il Teatro Comunale Pavarotti-Freni ha creato negli ultimi anni attraverso l’implementazione di progetti europei, la partecipazione attiva a reti quali OperaEuropa, la coproduzione di spettacoli lirici, la promozione culturale all’estero in collaborazione con Istituti di Cultura e organizzazioni straniere.

Se fino ad ora le parte più consistente degli spettacoli di Modena Belcanto era concentrata sulla celebrazione dei grandi nomi della lirica modenese, il festival consentirà di allargare la prospettiva sulla valorizzazione del bel canto in generale nel contesto del territorio, cittadino e regionale, dei suoi protagonisti e della sua storia. A questo si assoceranno aspetti innovativi come l’attenzione verso la nuova creatività, con espresso riferimento a Modena Città Creativa UNESCO.